L’IVA, per esteso Imposta sul Valore Aggiunto, è una tassa che viene adottata in sessantotto paesi del mondo (tra i quali vari membri dell’UE e l’Italia) e che si applica al valore aggiunto di ogni fase della produzione, dello scambio dei beni e dei servizi.

Come si fa il calcolo dell’IVA? In contabilità, il calcolo IVA è quel procedimento che permette di calcolare l’Imposta sul Valore Aggiunto che andrà applicata su una data base imponibile (questa base viene detta anche prezzo o importo IVA esclusa). Quando si calcola L’IVA e la si somma alla base imponibile, il valore che si ottiene è l’importo lordo (o IVA inclusa).
Lo sapevate che ogni volta che compriamo un prodotto qualsiasi, un bene di consumo o un servizio, la somma di denaro che paghiamo comprende l’IVA?
Vediamo insieme come si calcola l’IVA e quale ragionamento fare per arrivare a ottenere questo valore.

Calcolo IVA: la formula

Cominciamo precisando che ci sono diverse aliquote IVA. L’IVA è un valore percentuale che si applica su quella che viene definita base imponibile di un servizio o di un bene. Il valore della base imponibile dipende dal tipo di prodotto o servizio su cui si sta facendo il calcolo.
L’IVA in Italia, almeno per ora, si attesta al 22% per la maggior parte dei prodotti, al 4% sui beni alimentari di prima necessità e al 10% su altre tipologie di beni di consumo e servizi, come ad esempio i ristoranti.

Nello specifico, l’IVA al 4% o aliquota minima si applica alle vendite di generi di prima necessità non solo alimentari, ma anche la stampa quotidiana e periodica, per esempio; l’IVA al 10% o aliquota ridotta si applica ai servizi turistici come alberghi, ristoranti, e bar, ad alcuni prodotti alimentari e a particolari operazioni di recupero edilizio; infine l’IVA al 22% o aliquota ordinaria si applica in tutti i casi in cui non sono previste le due fasce di aliquote precedenti.

Passiamo ora a vedere la formula per il calcolo dell’IVA. Il calcolo dell’IVA si fa a partire dal valore reale della merce, quello che viene definito il valore esentasse. Ogni servizio e ogni prodotto rientrano in una particolare classe merceologica. Vogliamo ora illustrarvi e spiegarvi la formula applicata al prezzo lordo di un bene. Prima di cominciare, però, vediamo un paio di definizioni per capire bene i valori coinvolti:

  • Imponibile: è il valore esentasse;
  • IVA: è la tassa percentuale calcolata sul valore imponibile
  • Totale: la cifra che viene richiesta al momento dell’acquisto di un prodotto o di un servizio

Vediamo ora le formule per calcolare l’IVA per tutte e tre le aliquote vigenti in Italia attualmente:

  • Calcolo IVA al 22%

$$ {{IVA}} = (imponibile \times 22) / 100 $$


$$ {{Totale}} = imponibile + IVA $$

  • Calcolo IVA al 10%

$$ {{IVA}} = (imponibile \times 10) / 100 = imponibile / 10 $$


$$ {{Totale}} = imponibile + IVA $$

  • Calcolo IVA 4%

$$ {{IVA}} = (imponibile \times 4) / 100 $$


$$ {{Totale}} = imponibile + IVA $$

Come calcolare l’IVA: ragionamento

Le formule si possono dimenticare, si sa. Per questo è bene che abbiate chiaro il ragionamento che porta al calcolo dell’IVA.
Se, per esempio, compriamo un nuovo telefono cellulare e lo paghiamo 300 euro, quella è la somma del valore imponibile e dell’IVA.

$$ Totale = valore imponibile + IVA $$

Per un telefono cellulare, non essendo un bene di prima necessità, la fascia di aliquota da prendere in considerazione è il 22%. Per calcolare l’IVA su base imponibile basta ricordare come si svolge un calcolo percentuale:

$$ IVA = 22% imponibile $$

Il 22% va calcolato come 22/100, così il calcolo sarà:

$$ IVA = (22 / 100) \times imponibile $$

Da qui deriva la formula per il calcolo dell’IVA che vi abbiamo indicato in precedenza.