Spesso ci si chiede come calcolare il netto dal lordo soprattutto nell’ambito dello stipendio. Come si calcola lo stipendio netto dalla cifra lorda e, viceversa, come si fa a ottenere il lordo dal netto? Cominciamo a ragionare insieme per capire il giusto calcolo da fare e i vari passaggi.
Iniziamo subito precisando che, di norma, il passaggio dal lordo al netto e viceversa viene effettuato calcolando una percentuale. A volte la percentuale si applica sul lordo (per esempio nel calcolo dello stipendio), altre volte sul netto (come quando si calcolano l’Ires o l’Iva).

Calcolare lo stipendio netto dal lordo: ecco come fare

Per calcolare la percentuale non c’è reale necessità di affidarsi alle formule, basta imparare il ragionamento: una volta acquisita dimestichezza, non servirà ricordare nessuna particolare formula. Prima di spiegare come si calcola il netto dal lordo vediamo di definire sia netto che lordo:

  • si definisce lordo un importo che comprende la quantità percentuale, a prescindere che essa vada calcolata sul netto o sul lordo;
  • si definisce netto un importo che non comprende la quantità percentuale, a prescindere che essa vada calcolata sul netto o sul lordo.

Chi riceve la busta paga sa che la tassazione sul reddito dipendente varia in base a moltissimi fattori, a partire dalla situazione familiare e dalla regione in cui si lavora. Per calcolare il netto dal lordo in riferimento al proprio stipendio bisogna tener conto dell’aliquota Irpef, innanzitutto, che viene versata in base all’importo annuo del proprio stipendio; delle detrazioni Irpef, che valgono sia per il lavoro dipendente che per quello autonomo sempre in relazione al reddito annuo complessivo; l’aliquota applicata alla cassa pensionistica di appartenenza in base alla professione e le aliquote regionali, provinciali e comunali in base al luogo di residenza; per i liberi professionisti con partita Iva c’è anche una voce ulteriore, che corrisponde alle eventuali spese deducibili direttamente legate allo svolgimento dell’attività.

Tutte queste voci variano al variare della tipologia di contratto, del luogo in cui si lavora e del tipo di detrazioni a cui si è soggetti.
Il lordo in busta paga varia da contratto a contratto a seconda dell’inquadramento del dipendente e del tipo di contratto nazionale a cui è sottoposto.
La regola è che la detrazione aumenta all’aumentare dello stipendio annuale percepito dal lavoratore e può andare, a seconda del contratto (lavoro occasionale, lavoro dipendente determinato, lavoro dipendente indeterminato, apprendistato…) e a seconda della cifra percepita, dal 20% al 40%.
A tutti coloro che lavorano con partita Iva, invece, solitamente viene applicata l’aliquota tra le più alte poiché versano autonomamente i contributi per la loro pensione.

Come calcolare il netto dal lordo: esempio

Vediamo ora un esempio di come si calcola il netto dal lordo sapendo che il lavoratore in questione percepisce 1000 euro lordi e 800 euro netti. Qual è la percentuale delle trattenute in questo caso?

La formula del calcolo della variazione percentuale è:

$$t = (L - N) / L \times 100$$

dove L sta per lordo e N sta per netto.

Il nostro esempio sarà quindi:

$$t = (1000 - 800) / 1000 \times 100 = 20%$$