Il ritmo: sembra banale, intuitivo, quasi innato che l’idea di ritmo sia nella nostra testa. Non è così, però, e ai bambini delle elementari è necessario spiegare cosa sia, come funzioni e come capire il concetto di ritmo e ritmi. I ritmi sono importanti per l’apprendimento perché riguardano moltissime cose: il ticchettio delle lancette dell’orologio, il ritmo del battito del cuore, l’alternarsi del giorno e della notte, il lampeggiare di una luce che sta a significare qualcosa o anche semplicemente il ritmo di una canzone. La quotidianità è piena di situazione in cui è importante comprendere appieno il significato di ritmo, come abbiamo appena dimostrato. Vediamo quindi come spiegare cos’è il ritmo e come si spiega a un bambino.

Cos’è il ritmo?

Il ritmo può essere definito come successione ordinata secondo una certa frequenza di qualsiasi forma di movimento che si svolga nel tempo in quanto oggetto di percezione. Nessun bambino capirebbe mai questa definizione; come spiegare in maniera semplice che cos’è il ritmo?
Portando innanzitutto degli esempi come quelli fatti in precedenza è importante innanzitutto spiegare al bambino che il ritmo può essere percepito con due sensi, la vista e l’udito.

  • Ritmo per gli occhi (visivo): si tratta del ripetersi ordinato di uno o più oggetti percepito attraverso gli occhi, tramite l’uso della vista. Un comune esempio di questo tipo è lo scaffale di un supermercato che contiene lo stesso tipo di prodotto che si ripete per forma e colore.
    Come si può aiutare un bambino a capire il senso di ritmo visivo? Si tratta di porre la sua percezione in relazione a un esempio reale o anche solo a un disegno di qualcosa in sequenza. Posto il bambino davanti all’esempio si devono fare una serie di domande che lo guidino nella direzione giusta: c’è un oggetto che si ripete? Qual è quest’oggetto? Quali colori si ripetono? C’è qualche differenza di dimensione tra gli oggetti?
    Sentendosi rivolgere tutte queste domande il bambino sarà stimolato a osservare, ad essere curioso e a fare domande a sua volta se non capisce qualcosa. Si può dire che il concetto di ritmo di apprende nella vita di tutti i giorni tramite esperienza diretta.
    Fino a che il bambino non capisce il significato di ritmo e non dimostra di saperlo riconoscere è bene continuare a sottoporgli degli esempi (i libri su uno scaffale, bimbi alti e bimbi bassi disegnati posti l’uno vicino all’altro, colori alternati).
  • Ritmo per le orecchie (sonoro): si tratta dell’alternanza di suoni e pause, anche detti rumori e silenzi. Far capire a un bimbo il significato della parola alternanza non è semplice e, come nel caso precedente, è bene porlo a confronto diretto con la realtà perché possa capire tramite l’esperienza. Cosa utilizzare? Un metronomo, per esempio. O il ticchettio dell’orologio, già citato. Ci sono anche suoni in natura che possono essere di grande aiuto come il canto di un gallo, il frinire di una cicala o il ragliare di un asino.