Cosa vuol dire omologo in geometria e a cosa fa riferimento questo termine? Quando si studiano i poligoni può capitare spesso di sentir parlare di lati omologhi o angoli omologhi. A cosa fa riferimento questo termine nel caso specifico della geometria? Partiamo dal presupposto che omologo significa corrispondente. Andiamo ora a vedere la definizione di omologo in geometria e qualche utile esempio per comprendere il termine appieno.

Omologo: definizione ed esempi

Come abbiamo anticipato omologo significa corrispondente. Il termine viene utilizzato in geometria in riferimento a poligoni, figure solide e figure piane che sono simili. Quando si dice di due elementi che sono omologhi ciò significa che essi sono elementi corrispondenti in una similitudine tra solidi o figure piane. Quali possono essere degli elementi omologhi? Lati, angoli o vertici.
Due poligono con lo stesso numero di lati possono essere definiti simili quando: gli angoli corrispondenti sono angoli congruenti e quando le coppie di lati compresi tra due angoli congruenti sono proporzionali. Vediamo ora la definizione dei singoli elementi quando si dicono omologhi:

  • angoli omologhi: sono gli angoli corrispondenti di due poligoni simili;
  • vertici omologhi: sono i vertici corrispondenti di due poligoni simili;
  • lati omologhi: sono i lati proporzionali tra loro di due poligoni simili.

Prendiamo, ad esempio, due rettangoli; le dimensioni del primo sono il doppio delle dimensioni del secondo. Gli angoli interni delle due figure sono congruenti poiché ciascuno di essi è retto; Le coppie di lati compresi tra angoli congruenti, inoltre, sono proporzionali poiché ciascun lato del primo rettangolo è il doppio di ciascun lato del secondo rettangolo. Possiamo quindi affermare che i due rettangoli sono poligoni simili e che angoli e lati sono omologhi.