Il concetto di profondità appartiene alla geometria e dipende dalla posizione dell’osservatore o, in alternativa, anche da come è disposto il solido che viene preso in considerazione. Un esempio? Si dice profondità nel cubo la distanza che separa una delle facce che definiscono la superficie laterale con quella opposta e parallela. Se invece parliamo di un parallelpipedo rettangolo, altro solido, la profondità è sempre definita come la distanza tra due facce parallele e opposte ma, in questo caso, può variare in base alla posizione in cui il parallelepipedo si trova. Dando una prima definizione di profondità, quindi, possiamo concludere che si tratta di un concetto relativo che varia a seconda della faccia del solido che viene posta davanti all’osservatore. Scopriamo di più.

Cos’è e come funziona la profondità?

La profondità può avere definizioni diverse a seconda di cosa viene considerato. La profondità di un solido cavo, per esempio una vasca da bagno o una pentola, è data dalla distanza misurabile lungo la verticale tra il fondo del solido e la sua estremità superiore.
In fisica la profondità assume ancora un’altra valenza poiché essa si contrappone all’altezza, ovvero: se un corpo viene posto sotto l’asse orizzontale di un sistema di riferimento allora la profondità è la distanza tra l’asse orizzontale e il corpo misurata lungo la distanza. Anche in questo caso il concetto di profondità mantiene una certa relatività che dipende dal sistema di riferimento preso in considerazione.
La profondità è anche indicata con il termine lunghezza che, nell’uso comune, indica le dimensioni di un oggetto, quindi la sua estensione nello spazio.
Come abbiamo visto, quindi, a seconda della disciplina tecnico-scientifica che viene presa in considerazione il termine profondità assume un significato che varia leggermente.