Una volta che gli alunni avranno ben afferrato la definizione di angolo, quali sono gli angoli fondamentali e come si classificano gli angoli, allora sarà il momento di passare ai gradi, ovvero a come si misurano gli angoli. Introduciamo anche il goniometro, ovvero lo strumento che viene utilizzato per misurare i gradi di un angolo. Ma andiamo con ordine: che cos’è un grado? Andiamo subito a darne la definizione.
Cos’è un grado e la misura dei quattro angoli fondamentali
Il grado è l’unità di misura con la quale si misurano gli angoli. Come quantificarlo? Parlando di grado si intende la trecentosessantesima parte di un angolo giro. Il simbolo per indicare il grado è un piccolo cerchietto da mettere accanto al numero, ovvero °. Stabilito ciò, misurare un angolo significherà stabilire quante volte esso contiene l’unità campione.
Un grado ha dei divisori, ovvero i primi e i secondi: un primo è la sessantesima parte del grado mentre un secondo è la sessantesima parte del primo.
Ora che abbiamo definito il grado il passo successivo è quello di parlare degli angoli notevoli, ovvero i primi angoli con cui i bambini entrano in contatto e di cui devono avere ben in mente le misure:
- angolo nullo (0°): non contiene nessuna unità campione;
- angolo giro (360°): l’unità campione, in questo caso, occupa la 360esima parte dell’angolo, ovvero sono necessari 360 angoli di un grado per ricoprirlo;
- angolo piatto (180°): si tratta della metà esatta di un angolo giro;
- angolo retto (90°): è la metà di un angolo piatto, ovvero ¼ di un angolo giro.
Classificazione angoli in base all’ampiezza
Gli angoli, come noto, si classificano in base alla loro ampiezza, ovvero a quanti gradi misurano. Conoscendo gli angoli notevoli è possibile parlare di classificazione degli angoli come segue:
- un angolo di ampiezza maggiore o uguale a 0° e minore di 90° si definisce angolo acuto;
- un angolo di ampiezza maggiore di 90° e minore di 180° si definisce angolo ottuso;
Sempre parlando dell’ampiezza degli angoli, essi si possono anche classificare in base alla somma delle loro ampiezze, ovvero:
- due angoli sono complementari se la somma delle loro ampiezze corrisponde a 90°;
- due angoli sono supplementari se la somma delle loro ampiezze corrisponde a 180°;
- due angoli sono esplementari se la somma delle loro ampiezze corrisponde a 360°.
Per concludere ricordiamo che, per misurare un angolo, lo strumento preposto è il goniometro. Il nome deriva dal greco e fa riferimento al fatto che “misura un angolo”.